Viaggiare in America è sicuramente una delle esperienze più belle che si possano fare. Questa è stata la nostra seconda volta negli States, dopo avere visitato la città di New York qualche anno fa.
Il territorio è cosi vasto che risulta impossibile esplorarne i luoghi più belli in un solo momento, quindi bisogna decidere con calma la propria destinazione.
Una delle cose che desideravamo vedere di più erano i grandi parchi, in particolare il Sequoia Park.
Abbiamo quindi deciso di iniziare l’itinerario dalla città di San Francisco, per poi trasferirci nella colorata città di Las Vegas, e da qui intraprendere il giro dei parchi, per terminare infine a San Francisco e rientrare in Italia.
Sono 15 giorni intensi, che ci hanno appagato da un lato dell’esperienza di vivere città multietniche e vivaci, dall’altro di rilassarsi e contemplare la maestosità e meraviglia della natura.
Golden Gate Bridge
Parco Nazionale Yosemite
La soluzione fai da te con cui abbiamo organizzato il viaggio è sicuramente un’ottima scelta se si vuole risparmiare qualche euro e avere la libertà di organizzate tappe e spostamenti liberamente.
Chiaramente lo sforzo è maggiore, e bisogna dedicare più di qualche giorno per prenotare il volo a un buon prezzo o scegliere la struttura migliore dove soggiornare.
Diventano fondamentali i siti di booking con cui confrontare le varie offerte e i forum di viaggi per identificare i luoghi più belli da visitare.
VOLI
La prenotazione del volo per gli States è importante. Non bisogna spendere una fortuna, o arrivare troppo sotto data rischiando di non trovare voli disponibili, ma è preferibile iniziare a guardarsi intorno un po’ prima.
Appunto quello che noi non abbiamo fatto.
Praticamente abbiamo prenotato il volo 25 giorni prima.
No, non siamo pazzi. E’ stata una necessità dovuta alla conferma del viaggio solo poche settimane prima. E come avete visto, il prezzo del volo è stato più che onesto, nonostante fossimo sotto data (€ 833,00 a/r a persona).
Abbiamo prenotato con eDreams, la compagnia aerea Air France, con scalo a Parigi.
Per quanto riguarda il volo interno, abbiamo volato Alaska Airlines, operato da Virgin America (San Francisco – Las Vegas Rock € 93,00) prenotato con Expedia.
AUTO
Abbiamo prenotato anche l’auto dall’Italia, per fare il giro dei parchi. La compagnia di rent scelta è Alamo per un suv, una Nissan Rogue a 353,45 € con Km illimitati, navigatore e protezione estesa. 7 giorni totali, ritirata all’aeroporto di Las Vegas e consegnata all’aeroporto di San Francisco.
Non ho dovuto fare documenti particolari per la partente, in quanto al momento del viaggio, sia in California che in Nevada, è valida la nostra patente italiana grazie a un accordo tra gli stati. Informatevi prima della partenza, perché le normative possono cambiare e non è così in tutti gli stati d’America.
Nonostante il fai da te, il costo delle strutture del viaggio è elevato.
San Francisco da quando è diventata culla dell’informatica, ha alzato decisamente i prezzi del soggiorno. Bisogna impegnarsi per trovare il giusto prezzo.
Las Vegas offre numerose alternative, ma se si vuole rimanere nella zona elettrizzante e luccicante, bisogna metter mano al portafoglio.
E la situazione non migliora nei parchi. Impossibile avvicinare i prezzi delle strutture, poche, all’interno dei parchi. E’ necessario pernottare al di fuori, in qualche cittadina circostante e spostarsi con l’auto. Percorrendo numerosi chilometri per arrivate alla meta.
Nelle città abbiamo fatto un uso massiccio di Uber. Il servizio privato di taxi è molto efficiente ed economico. Tramite l’app scaricabile sul vostro smartphone è possibile prenotare le corse a tutte le ore con tempi di attesa brevissimi.
Nessun contante, pagamenti digitali a fine corsa.
Un altro servizio simile e alternativo è Lyft. I costi sono simili, a voi la scelta.
A San Francisco comunque potete fare uso frequente anche dei mezzi pubblici. Il servizio è efficiente e i tram sono favolosi… e c’è anche il tram di Milano!
Si parte da Milano Malpensa alle 12.10 in direzione Parigi, per poi prendere il volo intercontinentale che dopo circa 18 ore totali ci porterà a San Francisco.
Voliamo con Air France. Il volo non è male, anche se sul servizio interno, pasti e comodità aeromobile mi aspettavo di più.
Il nostro Hotel a San Francisco è il White Swan Inn, una buona struttura in posizione strategica. Comoda per gli spostamenti e in una discreta zona. E’ uno dei pochi hotel a offrire la colazione inclusa, che ci è piaciuta per qualità e quantità di cibo disponibili.
Le camere pulite e un po’ in stile retrò, come tutta la struttura. Caminetto in camera incluso (che abbiamo accesso una volta nonostante i 35 gradi).
Oggi sposi 🙂
Ebbene si, la vacanza a San Francisco è stata anche l’occasione per sposarci.
Una cerimonia semplice, celebrata dal Console italiano, persona gentilissima e squisita che ringraziamo, nel bellissimo palazzo del Consolato. Testimoni di nozze due gentilissime dipendenti. Foto di rito e brindisi con spumante rigorosamente italiano.
Leggete l’articolo dedicato se volete avere dettagli sull’organizzazione del matrimonio.
Due novelli sposini subito separati. Dopo la cerimonia parto spedito a trovare un ex collega di lavoro per sondare una possibilità di collaborazione insieme e conoscere le persone del suo team.
Sonia inizia a scrorrazzare liberamente per la città… sedotta, sposata e abbandonata. 😀
Ci rincontriamo la sera e stravolti dal gran caldo e dalla giornata intensa.
Ceniamo al vicino Maru Sushi con ramen e un piatto di sushi ($45.00).
Oggi è il primo giorno di visita della città.
Il tempo è spettacolare, il caldo infernale.
Tappa obbligata al Golden Gate Bridge.
Prima ci rechiamo al SanFranciscoTravel per fare i Muni Passport ($64.00) di tre giorni che ci permetteranno di muoverci liberamente sui mezzi pubblici. In alternativa ci sono altri pass con attrazioni incluse.
Usando i mezzi pubblici raggiungiamo il bellissimo Pier 39 dove potete imbarcarvi per crociere, mangiare nei ristoranti, fare shopping e numerose altre cose.
Acquistiamo qui due biglietti ($100.80) per la crociera al Golden Gate Bridge che include l’ingresso allo spettacolare acquario.
Si pranza con due pietanze tipiche con il granchio da Hook & Cook ($27.00).
Stravolti dalla giornata, a cena ci concediamo una pizza italiana nel ristorante Del Popolo ($55.00) a pochi passi dal nostro hotel. Bello riuscire a mangiare una buona pizza italiana anche in America.
Giornata dedicata al passeggio libero ed esplorazione della città.
Al mattino visita ai quartieri Castro e Haight-Ashbury.
Ci muoviamo poi verso il Gonden Gate Ferry Terminal.
Pranzo veloce con insalatona e bistecca in uno dei numerosi localini nella galleria sul mare, a Prather Ranch Meat ($24.00), per poi percorrere a piedi King St, che costeggia la baia, fino ad arrivare allo stadio dei San Francisco Giants.
Nel pomeriggio visita a Chinatown e alla famosa Lombard Street.
Ultimo giorno a San Francisco con visita mattutina sull’oceano.
Raggiungiamo la fermata Judah con i mezzi, e ci incamminiamo lungo la spiaggia. Il tempo non è bellissimo, ma ci sono lo stesso numerose persone che passeggiano.
La spiaggia è ampia e la sabbia bella.
Torniamo in direzione dell’hotel e ci spostiamo a piedi verso Market St, per poi tornare nella zona dell’Embarcadero per il pranzo.
Pranziamo con un panino al granchio da Guardino’s ($7.75), una zuppa di granchio in crosta di pane e qualche prodotto da forno tipico da Boudin Bakery Cafe.
Torniamo lentamente in hotel e ci prepariamo ad affrontare i migliori hamburger di San Francisco da Pearl’s deluxe burgers ($40.00 per due burgers, cola e patatine).
Il posto è piccolo, spartano, ma i mega hamburgers di tutti i tipi e varietà sono una meraviglia.
Lasciamo i nostro hotel per spostarci verso l’aeroporto per prendere il volo verso Las Vegas delle 13:53.
Pranziamo all’aeroporto con un Ramen e una zuppa di salmone ($25.00) da Wakaba. Ne siamo soddisfatti.
Il volo è operato da Virgin America per Alaska Airlines acquistato su Expedia (€ 93,00). Volo breve di 1h 23m. Buon aeromobile, servizio standard.
Atterrati a Las Vegas alle 15:20 utilizziamo il servizio di trasferimento per il nostro hotel offerto da Belltrans ($17.00), lo troverete facilmente all’esterno dell’aeroporto. Comodo, veloce e non particolarmente caro.
Il nostro hotel è uno dei numerosi mega hotels nella zona centrale di San Francisco, il Caesars Palace Hotel & Casino ($258.00 x due notti). La colazione sarebbe inclusa, in realtà funziona che hai un bonus di qualche dollaro che puoi usare nei numerosi punti di risposto. Attenzione che bloccano una cifra sulla carta a titolo di garanzia per qualche giorno a seguire. Ci ha procurato qualche problema perché ci riduceva il prafond della carta.
Mollati i bagagli in camera iniziamo a esplorare i vari hotel. Sono tutti collegati tra loro, ognuno ha un tema diverso ispirato a qualche luogo del mondo (Venezia, Parigi) oppure a qualche epoca (come il nostro Caesars Palace), e ognuno il proprio casino pieno zeppo di macchinette tintinnanti e tavoli da gioco. Veramente impressionante.
Per la cena i ristoranti sono molto belli, ma anche piuttosto cari.
La nostra soluzione è stata di recarci in uno dei buffet degli hotel dove è possibile acquistare direttamente un all inclusive buffet per $110.00.
Dura 24 ore e potete mangiare dove volete tra gli hotel aderenti (Harrahs, Flamingo, Paris, Plenet, Hollywood, Rio M-F, Sat-Sun).
Praticamente ci abbiamo fatto 3 pasti e una colazione. I buffet sono forniti di tutto, e potete mangiare in quantità illimitata.
Il giorno passa velocemente camminando da un hotel all’altro, attraversando luoghi ricostruiti, negozi lussuosi, malati di gioco d’azzardo. Le foto raccontano meglio delle parole.
Un mondo finto, ma allo stesso tempo affascinante.
Va preso per quello che è. L’eccesso e l’assurdo della società contemporanea.
Sveglia presto, oggi si lascia Las Vegas e si inizia il viaggio in macchina che ci riporterà a San Francisco attraverso i parchi tra il Nevada e la California.
Colazione in uno dei bar del nostro hotel ($25.00) con 2 muffin, due spremute e un caffè.
Fatto il checkout, chiamo un Uber che ci porta all’aeroporto, dove ritireremo la nostra macchina a noleggio.
E’ la prima volta che guido una macchina a nolo, ed anche la prima che guido una automatica.
Supero l’imbarazzo iniziale e nel giro di qualche minuto sono già comodo e a mio agio.
Ci muoviamo quindi in direzione del Death Valley National Park, la nostra prima tappa.
Il nome dice tutto, la Valle della morte è un posto desertico, il più caldo della terra. Si sono registrate temperature fino a 57 gradi.
Non c’è nulla, e bisogna prestare molta attenzione. Munirsi di molta acqua, svariate bottiglie, perché appena di scende dall’auto sentirete tutto il calore addosso e bisogna restare sempre molto idratati. Assicurarsi anche di avere sempre tanta benzina. E’ molto pericoloso rimanere bloccati qui.
Il viaggio è lungo, impieghiamo circa 4 ore per arrivare al primo punto di interesse, Dante’s View da cui si gode una vista meraviglio sul bacino meridionale della Valle della morte.
Da qui muoviamo verso Zabriskie Point, una parte del Death Valley National Park nota per la bellezza del paesaggio di origine sedimentaria, vulcanica ed in seguito erosiva. In questo luogo, a causa della siccità e del sale, non riesce a crescere alcuna pianta.
Percorriamo quindi l’imperdibile Artist Drive, con le sue curve e gli scenari mozzafiato tra le rocce.
Stanchi del viaggio e del gran caldo, muoviamo verso l’hotel di questa notte, il Longstreet Inn Casino & RV Resort ($98.00).
Hotel in mezzo al nulla, ma pulito e carino. Ristorante per cena con tipiche bistecche americane, e ovviamente casino incluso!
Ci lasciamo alle spalle Bakersfield per dirigersi verso una delle tappe più desiderate di questo viaggio, il Sequoia National Park.
Dopo circa quattro ore di macchina, finalmente sulla strada iniziamo a vedere i primi giganti sulla strada. Lo stupore è tanto nel vedere quanto sono alti e imponenti queste sequoie.
L’accesso al parco è a pagamento, $35.00, valido da 1 a 7 giorni e include i Sequoia & Kings Canyon National Parks e Hume Lake District of Sequoia National Forest/Giant Sequoia National Monument.
L’accoglienza per i turisti è tanta, ci sono parcheggi un po’ ovunque, anche se di gente ne arriva tantissima.
Da non perdere il percorso pedonale, che vi farà camminare ed ammirare numerose sequoie, il Giant Forest Museum e il pezzo forte della giornata, l’immenso General Sherman Tree.
A fine giornata ci dirigiamo verso Fresno, dove dormiamo al Best Western Village Inn ($252.00 x 3 notti). L’hotel è pulito e ben tenuto. Comodo per trovare posticini in cui mangiare.
Colazione in hotel, e si riparte alla volta del Parco Nazionale di Kings Canyon.
Ci impieghiamo 2 ore e mezza, purtroppo le distanze sono enormi e soggiornare nei parchi è impossibile per via dei prezzi cari.
Qui vediamo l’altro gigante dei parchi, il The General Grant Tree, e gironzoliamo un po’ il resto del parco.
Pausa pranzo al Cedar Grove Lodge, una sorta di piccolo hotel con campeggio sul fiume. C’è dentro un piccolo punto ristoro, si può prendere qualcosa e mangiare in tutta tranquillità a bordo fiume, godendosi pace e panorama.
Quindi facciamo tappa alle Roaring River Falls, foto di rito e ritorno in hotel in serata con qualche sosta per fotografare il particolare paesaggio che ci si presenta davanti.
Cena da Tahoe Joe’s, una famosa steak house, con due favolose bistecche, limonata e birra Sierra Nevada ($66.00)
Oggi abbiamo deciso di concederci un giorno di riposo, viste le tante ore passate in macchina in questi giorni.
Non sapendo bene come impegnare la giornata, un po’ titubanti decidiamo di entrare nello zoo di Fresno Chaffee ($10.00 a persona),
Beh è stata una autentica avventura, bellissima.
Lo zoo è immenso, ci sono veramente tantissime specie, e ci vogliono diverse ore per girarlo tutto.
Gli animali hanno tantissimo spazio, ma la chicca è stata quando ci si è aperto uno spazio immenso che riproduceva la savana africana. Elefanti, giraffe, zebre, e altri animali tutti insiemi e osservabili abbastanza chiaramente.
Anche se essendo ampia la zona non erano sempre così vicini.
C’è anche un comodissimo ristoro all’interno con pollo fritto, hamburger e altre cose. Noi abbiamo optato per del pollo, insalata e due acque ($20.00).
Consiglio a tutti di farci un giro, merita veramente una visita.
Per cena ci concediamo un ristorante messicano, Sal’s, dove fanno dei burrito enormi ($26.00 due burrito, limonata e birra).
Partenza poco prima delle 9 in direzione Parco Nazionale Yosemite.
Impieghiamo quasi 4 ore per arrivare al Villaggio Yosemite.
Il parco è veramente enorme, affascinante.
Si rimane con il naso all’insù ad ammirare la maestosità delle formazioni rocciose e la bellezza dei corsi d’acqua che le attraversano.
Pranziamo in uno dei pochi punti di ristoro presenti ($20.00 per due hamburger e un’insalata).
Si ritorna sul presto, perché quello per i ritorno all’hotel ci vogliono ancora quasi tre ore.
Il problema è sempre lo stesso. Per raggiungere il fulcro del parco la strada è lunga, e lungo il percorso non c’è praticamente nulla, solo qualche punto panoramico per fare foto.
Il nostro hotel di questa tappa è il Best Western Plus Yosemite Gateway Inn ($355.00 x due notti).
Mangiamo nel ristorante convenzionato della struttura ($55.00 per due piatti unici di carne e pesce, limonata, birra e un dolce). Decisamente tutto gustoso!
Non fate tardi per cena, i ristoranti chiudono tutti prestissimo.
Anche la giornata odierna è tutta dedicata alla visita del Parco nazionale Yosemite.
Visitiamo un altro versante del parco. Pranzo al sacco.
Poco da dire, le foto parlano da sole.
E’ una visita che bisogna fare, prendetevi il tempo di girarlo, almeno un paio di giorni.
Rientro e cena al South Gate Brewing Company, un bel locale, uno dei pochi che rimane aperto fino a tardi.
Si parte di buon mattino per raggiungere San Francisco e prendere il volo che ci riporterà in Italia alle 15.10.
Dobbiamo essere all’aeroporto entro le 13:00 per restituire in tempo la vettura noleggiata (mi ero tenuto un paio di ore di margine di sicurezza).
Ma ovviamente l’imprevisto è sempre in agguato. C’è un mega ingorgo sulla strada che dovevamo percorrere.
E’ tutto fermo per chilometri. Google Maps mi dice che arriveremmo per le 15:30… addio volo!!
Ci organizziamo con Sonia al volante e io attaccato allo smartphone per cercare una soluzione alternativa.
Alla fine troviamo una strada alternativa passando per San Jose e risalendo verso San Francisco.
Allunghiamo la strada, Sonia sembra Schumacher, e non ci crederete, ma consegniamo la macchina alle 13:00 precise!!
Sudati e stanchi ci imbarchiamo e… ciao ciao California.
Dopo lo scalo a Parigi, arrivo a Milano Malpensa alle 16:40.
14 Aprile 2019
andrea
Che viaggio splendido! Complimenti per le immagini, mi stampo il tutto e ne parlo con mia moglie per un nostro prossimo itinerario.