La Normandia e la Bretagna sono luoghi che chiunque dovrebbe vedere una volta nella vita. Non solo per la bellezza paesaggistica, ma soprattutto per il carico di storia ed emotività che le caratterizzano.
Il viaggio, se affrontato come da noi in macchina, è lungo e suggestivo. Attraverso una Francia ricca di natura e di storia, ci avviciniamo alla nostra meta percorrendo a tratti strade alternative, per viverla nella maniera più reale possibile.
E una volta giunti a destinazione, ci si trova ad osservare silenziosamente i luoghi della Normandia dove si è fatta la storia, pur brutta che sia. E ci si rende conto di quanto siano piccoli ed insignificanti alcuni problemi di oggi, rispetto alla sofferenza e al dolore del passato.
Ma si prosegue, arricchiti di esperienza, e si percorre la costa, si attraversa la Bretagna.
E qui la storia è ancora più passata, tremendamente affascinante, medioevale.
Natura selvaggia, borghi antichi, cattedrali immense.
Tutto sembra a volte quasi surreale, come un dipinto di Monet.
Mont Saint Michel
Hounfleur
Organizzare un viaggio di questo tipo, con tante tappe e soprattutto tanta strada da fare, non è sicuramente un’esperienza semplice.
I vantaggi rispetto ad un viaggio organizzato (tipicamente in bus) sono notevoli, sia dal punto di vista economico, che da quello pratico.
C’è molto più autonomia nel volere fare o meno una tappa, a seconda della stanchezza, e soprattutto nel soffermarsi più a lungo nei luoghi che si reputano più belli.
Per decidere le tappe ci siamo ispirati ai tour, analizzando il loro itinerario e creando il nostro personalizzato.
Prenotazioni tutte online con Hotels.com e Booking.com. Il primo specialmente ha la possibilità di collezionare le notti fino ad ottenerne una omaggio del valore medio delle prenotazioni fatte.
Considerate anche la fatica di fare in 10 giorni tanti chilometri di strada. Se guidate in due, potreste migliorare notevolmente la qualità del viaggio.
AUTO
Considerato che tutto il viaggio si svolge in auto, controllate bene la vettura prima di mettervi in viaggio.
In Bretagna le autostrade sono gratuite, mentre nel resto della Francia sono a pagamento. Tenete sempre a portata di mano la carta di credito o il contante per pagare i pedaggi. Tutte le carte di credito funzionano senza problemi con i circuiti internazionali, senza dover inserire nessun codice PIN.
Suggerisco di evitare dove possibile le autostrade. Spesso, volutamente abbiamo fatti itinerari alternativi, per immergerci nel verde e nella tranquillità dell’entroterra francese, e per attraversare tipiche cittadine altrimenti evitate.
Si allunga la strada, ma ne vale la pena.
Per quanto riguarda il nostro tragitto, per raggiungere la Bretagna ci sono quattro itinerari possibili.
Passare dal Frejus, dal Monte Bianco (via più breve), dal tunnel del San Bernardo oppure dal traforo San Gottardo.
All’andata abbiamo optato per l’ultima, più lunga sicuramente, circa un’ora, ma forse più scenografica. Vero è che ha influito il possesso del bollino svizzero e anche il fatto che il traforo del Gottardo non si paghi a differenza del Monte Bianco che costa quasi 50,00€ a tratta, se non si torna entro 7 giorni.
Al ritorno, per comodità rispetto al punto di partenza francese e per accorciare la strada, siamo passati dal traforo del Gran San Bernardo (31,20€)
Come già detto, le prenotazioni degli hotel sono state effettuate tutte sui portali di hotels.
I prezzi non sono bassissimi, 110.00€ di media di soggiorno non sono pochi.
Considerate che ho scelto quasi sempre la possibilità di cancellazione, quindi il prezzo delle camera è leggermente più caro.
Nel nostro periodo di viaggio non abbiamo avuto difficoltà ad trovare disponibilità, anche se abbiamo rischiato soprattutto in Normandia essendo sotto data D-Day.
Ore 7:30 di mattina, passaggio veloce in panetteria e si parte verso la nostra prima tappa, Beaune.
Arriviamo a Beaune verso le 16.00, dopo aver guidato tranquilli e fatto una sosta ogni ora e mezza.
Il nostro hotel è l’Ibis Centre, una catena che conosciamo bene. Hotel ben tenuto e in ottima posizione centrale.
Lasciata la macchina nel parcheggio coperto (9,00€), molliamo i bagagli e a piedi ci rechiamo all’ufficio del turismo situato proprio di fronte hotel, dove prendiamo una cartina della città.
Tappa obbligata all’Hotel Dieu, un vecchio ricovero ospedaliero. Visita consigliata.
Proseguiamo la nostra visita a piedi per la cittadina, che è comunque molto carina.
I negozi con i vini della regione si susseguono in ogni via, con le loro costose bottiglie e le visite guidate o degustazioni.
Altre attrazioni sono il museo del vino e la Cattedrale Notre-Dame.
Ceniamo alla brasserie Le Cercle, con una entrecote di manzo e una bourguignonne. Da bere ovviamente un calice di rosso di Borgogna e una birra di abbazia (43,50€). Tutto buono.
Colazione discreta in hotel a Beaune e partenza di buon mattino alle 8.30 verso Chartres.
Il viaggio di 3:23h scorre tranquillo, complice il poco traffico domenicale. Dopo un paio di soste e i pagamenti dei pedaggi (32,00€) arriviamo all’Ibis Chatedral, hotel comodo perché si raggiunge comodamente a piedi il centro della città. La camera è piccola, troppo, e il parcheggio sotterraneo (senza ascensore) a 9,50€.
Un passaggio veloce in camera, poi subito a passeggiare per le vie della città. Immancabile la visita a Notre-Dame, una meravigliosa cattedrale. Sia gli interni che gli esterni vi stupiranno.
Il pomeriggio passa veloce tra le belle vie di Chartres, anche se purtroppo è tutto chiuso essendo domenica. Immaginiamo che, con tutto aperto, debba cambiare decisamente in meglio!
Cena da Leon de Bruxelles, una catena belga fuori città, dove pasteggiano con una birra d’abbazia e due piatti di salmone (38,50€). La specialità del posto sono comunque le cozze. Provare per credere.
Dopo una colazione non delle migliori, partiamo in direzione Ginervy, per visitare la casa di Monet.
Il posto è molto bello, il parcheggio ampio e gratuito.
Dapprima visitiamo la tomba, quindi ci spostiamo verso la casa.
Per acquistare i biglietti armatevi di pazienza.
L’ingresso è minuto, una sola cassa, lenta, e relativa coda più o meno lunga a seconda degli orari.
Il biglietto da 9,50€ comprende la visita della casa e dei giardini.
Che dire, ci è piaciuta molto, i giardini sono veramente belli. Merita un paio di ore di visita.
Risaliti in macchina, muoviamo verso Rouen, bellissima città della Normandia.
La sua Cattedrale e le chiese meritano una visita, così come le vie della città.
Alla sera pernottamento al Le Domain des Platanes, vicino a Etretat. È un carinissimo B&B, con poche stanze (check-in solo dalle 18 alle 20).
Su consiglio del titolare ceniamo al La Marie Antoinette di Etretat, a base di pesce. Le specialità qui sono le crudités.
Prendetele perché ne vale la pena. Noi prendiamo del salmone e un pesce della zona, sublimi, due dolci, buoni ma non eccezionali, un calice di vino bianco e un acqua (Voss a 7,00€!!) per 79,50€.
Per la bontà dei piatti lo consiglio.
La colazione nell’hotel viene servita dalle 9.00 alle 10.00. Un po’ tardi per i nostri ritmi abituali. C’è poco di tutto, pane fresco, affettati, qualche torta. Insomma, ci si alza sazi.
Alle 10.30 lasciamo la macchina nel parcheggio subito fuori Etretat (270 posti, 5:30h a 3,50€) e prendiamo subito il sentiero che parte sulla sinistra.
Il percorso che facciamo è ad anello, ossia costeggiamo dapprima il bel campo da golf fino a sbucare sulla scogliera sul mare.
Da qui si percorre il sentiero lungo la costa ammirando lo spettacolare panorama. Dopo numerose soste e foto paesaggistiche, ritorniamo alla macchina e facciamo rotta verso Hounfleur.
Per arrivare impieghiamo circa un’ora, attraversando il meraviglioso Ponte di Normandia (5,40€ di pedaggio). Hounfleur è una cittadina portuale molto carina. I numerosi e movimentati ristoranti sul porto sono molto caratteristici. Un’oretta passa tutta a passeggiare nelle viette del centro.
Da qui andiamo poi a Tousville, a circa 30 minuti. Altra piccola città sul mare, ma caratterizzata da una bella ed ampia spiaggia di sabbia. Facciamo merenda con due crepes, un tè e una birra piccola (20,00€).
Stanchi per la giornata, andiamo dritti a Caen, che raggiungiamo dopo 1 oretta di strada.
Caen è una città di buone dimensioni, per cui il traffico di conseguenza è importante.
L’hotel de la Fontaine è proprio in centro. Il parcheggio ad essere fortunati lo si trova davanti.
Dopo le 19 di sera e fino alle 9.30 di mattina non si paga. Altrimenti in alternativa ci sono nelle vicinanze quelli sotterranei.
Per cena un cinese basta e avanza. Bisogna recuperare dal fuori budget di ieri sera. Quindi al Miam Mian prendiamo due piatti di vermicelli e gamberetti e una birra cinese (20,00€).
Dopo cena giretto della città, che ad essere sinceri non ci ha entusiasmato.
Facciamo colazione nella piccola sala predisposta dell’hotel. Un piccolo angolo tutto con il necessario per una colazione decente.
Sì parte quindi verso la parte della Normandia dove sono stati effettuati gli sbarchi degli alleati nella seconda guerra mondiale.
Scopriamo con piacere che il 6 giugno 2019 ricorre il 75° anniversario. Era infatti il 1944 l’anno del D-Day.
La prima tappa è Arromanches, che ci ha permesso di ammirare i relitti dei mezzi da sbarco ancora in mare e sulla spiaggia.
È forse l’unico punto dove sono presenti.
Proseguiamo quindi per la famosa Omaha beach, dove sono sbarcati gli americani.
Sulla strada incontriamo e ci fermiamo al cimitero dei caduti americani. Un posto solenne, immenso, che lascia un segno di tristezza per tutti quei ragazzi morti senza un perché.
Omaha alla fine è solo una grossa spiaggia, con qualche monumento celebrativo e diversi musei.
Sì risale in macchina e si arriva a Ponte du Hoc, teatro dello sconto americano-tedesco e dell’azione dei ranger per disinnescare le cannoniere nemiche, pronte a sparare sui mezzi da sbarco.
Sosta consigliata. Tenetevi almeno dalle 4 alle 6 ore per visitare tutto.
Da qui ripartiamo per Coutances, per una breve visita alla cattedrale ed ai giardini. Vi abbiamo sostato solo perché era sulla strada.
In serata arrivo all’Hotel che ci ospiterà vicino a Mont Saint Michel, l’Ibis Baie Mont Saint Michel.
Cena nella vicina griglieria Poivre Rouge, raggiungibile a piedi. Un hamburger doppio, un buffet a volontà e due birre piccole (33,70€).
Oggi dovevamo visitare Mont Saint Michel, ma visto la pioggia mattutina e la giornata di festa nazionale, decidiamo di cambiare programma.
Quindi dapprima visitiamo la vicinissima Avranches, cittadina carina con un bel castello centrale da cui si riesce a vedere il monte, e una chiesa di tutto rispetto.
Quindi ci spostiamo a Saint Malo, impiegando circa 50 minuti evitando l’autostrada trafficata.
Saint Malo è piena di gente, considerando il giorno di festa.
Parcheggiamo abbastanza distanti, ma senza pagare per la festività. Il costo non era comunque elevato.
15 minuti a piedi e arriviamo nella bellissima isola.
È veramente un posto da vedere. La spiaggia permette sia di raggiungere il Forte sia di accedere alle mura di cinta della città che si possono interamente girare.
Percorriamo metà delle mura, facendo foto di tutto, per poi scendere e addentrarci nelle viette centrali, piene di negozietti e posti dove consumare un po’ di tutto.
Mettete in preventivo tre/quattro ore per girare tutto bene.
Decidiamo quindi di passare per Mont Saint Michel, e esplorare il posto per il giorno successivo e fare qualche foto.
Rimaniamo un po’ delusi. Ci si avvicina solo dai parcheggi. Ci fermiamo quindi qualche centinaio di metri più avanti e facciamo qualche foto. Ma siamo lontanissimi.
Ceniamo ad Avranches, nel ristorante le Saint Marco. Cucinano italiano alla francese (40,00€ per una omelette, buonissima, un piatto di tagliatelle, commestibili, una Leffe piccola e una media).
Oggi il tempo si mette fortunatamente sul bello. Quindi partiamo e arriviamo a Mont Saint Michel poco dopo le 9.00 (orario 9-19). Parcheggiamo (14,00€) e ci incamminiamo verso il monte sulla comoda strada predisposta. In alternativa ci sono delle comode navette gratuite.
Nonostante sia prima mattina c’è già un sacco di gente. La visita vale sicuramente la pena.
Sì visita la basilica (10,00€) e si gira per il Monte, le sue stradine ricche di negozi e ristoranti e sui camminamenti panoramici.
Rientriamo verso la macchina con il calesse trainato dai cavalli (6,00€). Per la visita considerate 3-4 ore almeno.
Sulla strada per il nostro prossimo hotel (50 min), visitiamo la città medioevale di Dinan, un paese dislocato su un monte. È molto bello e caratteristico.
Da qui direzione Saint-Brieuc, dove pernottiamo all’Ibis Style (90,00€).
Cena fantastica al Le Koadenn, ristorante di carne alla griglia, con due piatti di carne importanti e due birre piccole (55,00€).
Partiamo e visitiamo il Moulin de Craca, da cui si gode una bella vista.
Quindi sulla strada per Treguier (45min) ci fermiamo a visitare l’abbazia de Beauport (20min). Interessante, la consigliamo.
Pranziamo in una creperie del posto (27,00€).
Da qui rotta verso Roscoff (1.50h), altra cittadina sul mare da visitare.
In serata arriviamo al nostro hotel Auberge De Keringar.
Ceniamo nell’ottimo ristorante della struttura con piatti tipici (50,00€).
A colazione troviamo al nostro tavolo pane, brioches, burro e marmellata. Tutto buono per partire in questa intensa giornata.
Prima piccola tappa al vicino forte Bertheaume.
Scacciando la paura del brutto tempo e dirigiamo quindi verso Point de Pen-Hir (1:45h). La fiducia è ripagata da una spettacolare panorama. Ci fermiamo una mezz’ora girando tra i sentieri che scoprono nuovi angoli da fotografare.
Risaliti in macchina si visita la città medioevale di Locronan (1:00h), dove pranziamo in una creperie.
Da qui poi guidiamo verso Quimper, una città già più grande e con centro enorme. Peccato per la chiusura domenicale che la rende vuota e triste.
Da qui poi si va a Concarneau (30min), caratteristico per il suo centro murato, Ville Close. È una sorta di rocca sul mare, al cui interno vi è una via centrale con negozietti vari, e si può camminare anche sulle mura.
Infine arriviamo a Quiberon, dove ci attende l’Ibis Style Quiberon Centre.
Ceniamo al Le Colibrì, un ristorante sul mare, con un menù entrée+piatto principale, un piatto principale e una birra da 33cl (40,00€).
Appena lasciato l’hotel ci spostiamo nella vicina costa in fondo a Quiberon. Il panorama è bellissimo.
C’è una passeggiata che costeggia il litorale per centinaia di metri mostrando continuamente angoli diversi del mare.
Se avete tempo sarebbe da fermarsi per mezza giornata.
Noi invece sostiamo solo qualche minuto per le foto e ci mettiamo in marcia verso i siti dei monoliti nelle vicine cittadine di Carnac e Locmariaquer.
I siti sono molto belli e particolari.
Gli allineamenti di Carnac sono gratuiti mentre l’ingresso a Table des Marchands costa 6,00€.
Ci spostiamo quindi a Vannes, altra cittadina bretone di interesse storico. Carina, soprattutto il centro e i giardini intorno alle mura .
Nel pomeriggio arriviamo a Rennes (1:30min) al nostro hotel Odalys City Lorgeryl vicino al centro.
La città è grande, con diversi edifici di sicuro interesse. Un paio d’ore di visita sono consigliate.
Cena al Wok Forever, un moderno e buono ristorante asiatico (50,00€).
Iniziamo oggi il viaggio di ritorno.
Ci attendono i primi 500km (45,00€ pedaggio) che ci portano ad Auxerre, la città che abbiamo scelto come tappa intermedia tra la Bretagna e l’Italia.
Auxerre è una cittadina carina, ma niente più. La cattedrale è bella, anche se incompleta. Le vie del centro e sul fiume si girano in fretta, piacevolmente.
Ceniamo al ristorante Le Saint Nicolas, buona posizione, cibo buono prezzo onesto (37,20€ per bistecca del posto+contorno e due entrée, una birra piccola e un tè).
Notte all’Inter Hotel Normandie.
Oggi si ritorna in Italia e ci attende una lunga strada di 650 Km.
Lasciamo l’hotel alle 8.00, sosta per rifornimento auto, e inizio del viaggio.
A differenza dell’andata, decidiamo di passare dal traforo del Grand San Bernardo (31,20€) per accorciare di qualche decina di minuti il tragitto.
Prima di valicare il confine ci fermiamo in una piccola fromagère per acquistare qualche prodotto tipico, assolutamente consigliata per qualità e quantità della scelta disponibile.
Arriviamo a casa alle 18:00, dopo 10 ore totali e un paio di ore di riposo durante il viaggio.
28 Giugno 2019